Guida all’acquisto di una stampante braille. Quanto costano e che caratteristiche hanno queste particolari periferiche che stampano testi per non vedenti e ipo vedenti.
Cos’è una stampante braille
Una stampante braille realizza testi in questo linguaggio a partire da testi scritti. Il linguaggio braille è usato dai non vedenti per leggere e ci sono già da tempo in commercio delle stampanti che traducono testi. Questo particolare tipo di stampa è in rilievo perché deve essere riconosciuta a livello tattile con le dita delle mani.
Una stampante braille è una periferica molto sofisticata che ha un certo costo. Le migliori possono stampare anche testi scritti in formato più grande contemporaneamente ai caratteri braille, in modo da essere letti anche da chi ci vede poco. Queste periferiche vanno sotto il nome di ausili per i disabili e si possono scaricare dalle spese sanitarie documentando l’acquisto con la fattura.
Il funzionamento di una stampante braille è abbastanza semplice.
Per prima cosa bisogna possedere un computer e il programma che produce i testi visibili in questo linguaggio, dunque una stampante braille correttamente collegata e configurata. I software per non vedenti più conosciuti traducono da un testo scritto con un documento Word una matrice di punti che la stampante riprodurrà su un foglio speciale.
Questi fogli devono essere abbastanza spessi perché i punti formino le protuberanze proprie del linguaggio braille. L’installazione del software di traduzione comporta l’inserimento nel programma Word di elementi aggiuntivi.
Una volta completato il documento scritto basta cliccare su componenti aggiuntivi, selezionare il software e avviare la traduzione. A questo punto non resta che stampare selezionando la periferica dal programma Word.
Silenziosità e velocità
Considerando il particolare tipo di stampa che deve realizzare, una stampante braille è piuttosto rumorosa. Il suono ricorda un po’ le vecchie stampanti ad aghi di una volta, solo che è più forte. La silenziosità è una delle caratteristiche più importanti da guardare in una periferica del genere.
Chi la acquista lo fa perché deve stampare molti testi braille ed il rumore continuo alla lunga può diventare fastidioso.
Nelle periferiche più moderne la silenziosità è stata aumentata grazie ai perni di goffratura che spingono la carta invece di colpirla. Questo metodo consente anche di imprimere un’intera riga di braille e inchiostro allo stesso tempo in tante linee parallele sulla stessa pagina.
La stampa a getto di inchiostro è più silenziosa e più veloce della stampa a matrice di punti e basta capovolgere la carta per stampare facilmente su entrambi i lati della pagina. La stampante braille deve essere in grado di stampare caratteri di inchiostro a dimensioni doppie, inoltre deve essere possibile modificare la dimensione e la posizione del carattere di stampa sia sopra che sotto la linea di braille.
Rumore massimo, dimensioni e prezzo
Le migliori stampanti braille si possono collegare anche via Ethernet e LAN ed hanno velocità media di 36 caratteri al secondo di alfabeto braille e 90 caratteri al secondo di inchiostro. Si possono usare con rotoli di carta di diversa grammatura e la pressione dei perni di si deve regolare in base allo spessore del supporto.
Il livello di rumore massimo solitamente non supera i 60 dB, inoltre devono essere molto facili da usare e avere una dimensione compatta e maneggevole.
Il peso medio di una stampante braille è di 20 Kg e le dimensioni variabili da 40 a 50 cm di larghezza, da 30 a 40 cm in altezza e da 20 a 30 cm di profondità. Si connettono al computer tramite interfaccia USB e possono stampare massimo 24 linee a sei punti di braille e inchiostro per pagina e 20 righe al massimo in fronte retro.
Il prezzo medio di una stampante braille parte da 8.000 euro.