Prezzi e caratteristiche delle migliori stampanti a sublimazione uscite quest’anno e una guida per usarle al meglio. Come funzionano oggi queste periferiche un tempo riservate solamente all’uso professionale ma attualmente frequenti anche tra gli hobbisti.
Cosa sono le stampanti a sublimazione e come funzionano
Fino a non molto tempo fa si sentiva parlare poco di stampanti a sublimazione perché erano usate esclusivamente in ambito professionale. Studi di grafica pubblicitaria, laboratori digitali e aziende di serigrafia le usano da molto tempo. Ai giorni nostri i prezzi sono scesi e si trovano anche in qualche casa.
Ci sono molti negozi che propongono stampe personalizzate a poco prezzo al punto che è diventata un’attività professionale esclusiva.
I negozi che hanno gadget, tazze, magliette e cappellini personalizzabili si sono diffusi in tutte le città e non sono poche le persone che amano stamparsi da sole tutto quello che credono. Dal punto di vista tecnologico il processo di sublimazione è la trasformazione degli inchiostri in gas mediante il contatto col calore.
Le stampanti a sublimazione sono quasi come le inkjet, solamente che usano inchiostri sublimatici. Il procedimento della gestione della stampa è lo stesso, però a differenza di quelle a getto di inchiostro le stampanti a sublimazione sono in grado di stampare su materiali diversi.
Il processo completo avviene grazie all’uso di una calandra che schiaccia il disegno stampato su un’apposita carta contro il materiale da imprimere. Mediante il calore gli inchiostri si legano per sempre alle molecole di poliestere piuttosto che di cotone o di ceramica.
Come si vede anche dalla fotografia di quest’articolo, per completare il lavoro non bastano le stampanti a sublimazione ma occorrono anche una o più presse, a seconda del materiale da stampare.
Lavorare con le stampanti a sublimazione
La tecnologia usata per le stampanti a sublimazione è diffusa soprattutto sulle magliette in poliestere e sugli oggetti da personalizzare. Il procedimento completo funziona mediante la stampa su una carta particolare con inchiostri sublimatici, dopodiché avviene la pressatura con la calandra e lo scioglimento dei pigmenti che si legano alle molecole del materiale.
Le magliette sportive personalizzate con il nome sono fatte proprio con questa tecnica.
I piccoli negozianti che propongono la personalizzazione di qualunque oggetto a poco prezzo lavorano mediante una stampa del cliente che acquisiscono con lo scanner o realizzano loro stessi stampandola con le stampanti a sublimazione.
Oggi queste ultime hanno prezzi piuttosto contenuti ed è per questo che si sono diffuse capillarmente le stampe personalizzate a basso costo.
Le stampanti a sublimazione si dividono in grandi formati e piccoli formati. Quelli in grande formato sono plotter che stampano numerosi fogli a sublimazione per una produzione intensiva, anche direttamente sui materiali senza l’ausilio di una pressa.
Si usano soprattutto nelle aziende di grafica pubblicitaria e nelle serigrafie. Le stampanti a sublimazione di piccolo formato hanno dimensione A3 ovvero 42 × 29,7 cm oppure A4, 21 × 29,7 cm. Sono le più diffuse e quelle che usano i negozi per stampare un solo capo. In alternativa le grandi aziende che fanno gadget pubblicitari o magliette devono avere un minimo quantitativo per procedere alla stampa, clementi non conviene.
L’inchiostro sublimatico
Le stampanti a sublimazione di piccolo formato sono certamente meno costose delle altre, che però hanno il vantaggio di essere più economiche in termini di stampa. Per esempio una stampa in formato A4 costa mediamente 60 centesimi mentre la stessa in grande formato ne costa 4 o 5.
Per questo motivo le aziende che sviluppano grossi volumi di stampa hanno maggior convenienza a dotarsi di stampanti a sublimazione di grande formato. La differenza di prezzo è notevole, senza considerare che occorre anche il resto della attrezzatura per stampare una maglietta piuttosto che una tazza.
L’inchiostro sublimatico ha il problema di creare un sentimento quando rimane a lungo nella cartuccia.
La testina delle stampanti a sublimazione è fatta come quelle a getto di inchiostro, con tanti piccoli fori per spruzzare i pigmenti. Se l’inchiostro è troppo denso a lungo andare questi fori si tapperanno, proprio come accade con le comuni stampanti che abbiamo tutti in casa.
Il pericolo maggiore è che la testina si intasi completamente e debba essere sostituita ed è un’evenienza che nessuno si augura, soprattutto se la stampante è di grande formato. Le migliori stampanti a sublimazione in commercio hanno dei filtri per l’inchiostro che impediscono al sentimento di passare attraverso i circuiti.
Per scongiurare il pericolo dell’intasamento degli ugelli della stampante bisogna stampare con una certa frequenza e usare inchiostri di ottima qualità.
Prezzo delle stampanti a sublimazione di quest’anno
Vediamo quanto costano quest’anno le stampanti a sublimazione di piccolo e grande formato. Una stampante a 16,7 milioni di colori con risoluzione di 300 x 300 dpi, dimensione massima di carta 15 × 20 cm e connessione USB ha un costo medio di 1.000 euro.
A questo bisogna aggiungere una pressa calda per magliette o tazze che costa da 300 a 800 euro a seconda che si debba stampare su oggetti piccoli o grandi. Una periferica A4 costa almeno 2.000 euro e quelle più veloci raggiungono i 5.000 euro.
Le stampanti a sublimazione di grande formato a stampa diretta sono talmente care che si possono noleggiare.