Stampante inkjet è un termine inglese usato anche in Italia per identificare le stampanti a getto d’inchiostro. Ecco come funzionano e come mantenerle sempre in perfetta efficienza.
Come funziona una stampante inkjet
La traduzione letterale di inkjet è getto di inchiostro, un procedimento di stampa che sfrutta una tecnologia particolare. Una volta esistevano solamente le stampanti ad aghi, poi sono state inventate quelle a getto di inchiostro, che usano un meccanismo senza contatto.
L’inchiostro viene gettato sulla carta o su altri supporti per creare l’immagine.
La testina di stampa percorre in modo orizzontale tutta la pagina senza toccarla grazie ad un motore interno alla periferica e spruzza milioni di gocce al secondo. La tecnologia più usata per le stampanti inkjet è DOD, acronimo di drop on demand che vuol dire spruzzi a richiesta.
Minuscole gocce di inchiostro sono schizzate migliaia di volte al secondo in una quantità stabilita dal software che comunica col computer. Gli ugelli di stampa sono estremamente sottili, infatti le prime periferiche si intasavano molto facilmente. Attualmente i prodotti sul mercato sono più avanzati, ma l’intasamento è sempre in agguato ed è quasi certo se la stampante inkjet rimane ferma molti mesi. Ogni tanto bisognerebbe stampare almeno un foglio a colori per mantenere gli ugelli pervi e puliti.
Attualmente la maggior parte delle stampanti inkjet usano la tecnologia termica, che sfrutta il calore per spruzzare l’inchiostro. L’inchiostro liquido viene scaldato fino a creare una pressione tale da farlo espellere verso il supporto da stampare. La micro goccia si imprime sul supporto mentre un’altra è già pronta per schizzare fuori.
Su ogni testina vi sono almeno 500 ugelli con un diametro più sottile di un capello, nell’ordine di grandezza dei milionesimi di milionesimi di millimetro, ovvero i picolitri. La cartuccia d’inchiostro nera è solitamente più grande perché è separata dalle altre, che talvolta sono tutte insieme ma più spesso divise nei quattro colori principali.
La densità degli ugelli corrisponde alla risoluzione della stampante ed è variabile da un minimo di 300 dpi in su. Dpi sta per dots per inch, che si traduce in punti per pollice.
Mantenere efficiente la stampante
Il pericolo maggiore di una stampante inkjet è l’intasamento dei ugelli. Questo avviene se l’inchiostro secca, tuttavia nel software è presente un programma apposito per pulire le testine. È bene fare ogni tanto una prova di stampa per vedere se qualche ugello si è ostruito, nel qual caso bisogna pulire immediatamente le testine prima che si secchino del tutto.
Oggi i prezzi delle stampanti a getto di inchiostro sono talmente ridotti che conviene piuttosto buttarle via quando è diventato impossibile pulire efficacemente le testine. L’intervento di un tecnico, sempre che lo faccia, sarà certamente più costoso rispetto all’acquisto di una nuova periferica.
Bisognerebbe aprire la stampante, smontare le testine ed eventualmente cambiarle. Conviene fare una spesa del genere solamente se la stampante è di qualità elevatissima, altrimenti è meglio buttarla via e comprarne un’altra.
Per scongiurare ogni pericolo basta usare con frequenza il software di manutenzione presente su ogni computer.
Vi sono anche dei tools gratuiti per mantenere sempre efficiente la nostra stampante inkjet. Tutti i produttori suggeriscono di acquistare le proprie cartucce, ma da quando il mercato è diventato libero tanti inchiostri senza nome hanno la stessa qualità di quelli firmati. Bisogna fare attenzione perché ogni stampante ha il proprio inchiostro preferito.
Se non si vuole comprare quello di marca, meglio che sia comunque di alta qualità. Oggi le cartucce per le stampanti a getto di inchiostro originali costano quasi quanto quelle di altri brand. Le ditte famose per riuscire a stare a galla hanno ribassato moltissimo il prezzo dei consumabili, quindi è meglio usare gli inchiostri suggeriti piuttosto che altri di dubbia provenienza.